Firma la petizione:
in italiano, sul sito di Amnesty Italia: https://www.amnesty.it/appelli/annullare-le-accuse-contro-julian-assange/
in francese: https://www.amnesty.ch/fr/pays/ameriques/etats-unis/docs/2020/petition-assange/action
in tedesco: https://www.amnesty.ch/de/laender/amerikas/usa/dok/2020/petition-assange/aktion
Se le accuse non saranno abbandonate, le autorità del Regno Unito devono garantire che Julian Assange non sia estradato verso gli Stati Uniti, dove rischierebbe di essere oggetto di serie violazioni dei diritti umani.
“La continua persecuzione da parte del governo USA nei confronti di Julian Assange, colpevole di aver reso pubblici documenti che riguardano anche possibili crimini di guerra commessi da militari statunitensi, rappresenta un vero e proprio attacco al diritto alla libertà di espressione,” ha dichiarato Massimo Moratti, vice direttore di Amnesty International per l’Europa.
“Il potenziale effetto su giornalisti e altre persone che hanno portato alla luce comportamenti errati da parte delle autorità pubblicando informazioni fornite da fonti affidabili potrebbe avere un impatto profondo sul diritto del pubblico di sapere cosa fanno i governi dietro le quinte. Tutte le accuse contro Assange per questo genere di attività devono essere abbandonate.”
Secondo le analisi effettuate dall’organizzazione, le accuse formulate contro Julian Assange scaturiscono direttamente dalla pubblicazione di documenti nell’ambito del suo lavoro con Wikileaks. Questo lavoro, in sé e per sé, non dovrebbe essere punibile ed è parte integrante del lavoro che i giornalisti investigativi svolgono regolarmente nell’esercizio della loro professione.
"Tutte le accuse alla base della richiesta di estradizione degli Stati Uniti dovrebbero essere ritirate per consentire il rilascio immediato di Julian Assange. Se le accuse contro di lui non saranno ritirate, le autorità britanniche hanno l'obbligo chiaro e inequivocabile di non mandarlo negli Stati Uniti, dove potrebbe subire gravi violazioni dei diritti umani", ha detto Massimo Moratti.
"Negli Stati Uniti Julian Assange potrebbe essere detenuto in condizioni che equivalgono a tortura e altri maltrattamenti, tra cui l'isolamento prolungato. Il rischio di un processo ingiusto è molto reale, data la campagna pubblica mirata contro di lui intrapresa da funzionari statunitensi ai più alti livelli, che ha gravemente minato il suo diritto di essere presunto innocente".
Informazioni complementari
Amnesty International ha lanciato una petizione internazionale che chiede alle autorità statunitensi di far cadere le accuse contro Julian Assange, legate esclusivamente alla sua attività editoriale con Wikileaks.
La petizione in francese (documento in inglese allegato): https://www.amnesty.ch/fr/pays/ameriques/etats-unis/docs/2020/petition-assange
Inoltre, le leggi e gli standard internazionali sui diritti umani vietano il trasferimento di un individuo in un altro Paese dove esiste un rischio reale di gravi violazioni dei diritti umani. Se Julian Assange dovesse venir estradato o trasferito in qualsiasi altro modo verso gli Stati Uniti, il Regno Unito violerebbe questi obblighi.