© rafapress / shutterstock.com
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WEF/Davos: L'emergenza climatica deve essere in cima all'ordine del giorno

Comunicato stampa, 21 gennaio 2020, Londra/Lugano – Contatto media
I leader che questa settimana partecipano al Forum economico mondiale di Davos devono trasformare il nostro sistema economico, puntando all'abbandono dei combustibili fossili entro la fine del decennio, ed evitare così il caos climatico. Lo affermano oggi in un comunicato stampa congiunto Amnesty International e altre organizzazioni attive nella difesa dei diritti umani e dell'ambiente, del lavoro e della giustizia sociale.

I leader attivisti chiedono che ogni governo e ogni leader economico che partecipa a Davos dichiari l'emergenza climatica all'interno della propria sfera di influenza, ponendo anche fine all'uso e all'esplorazione dei combustibili fossili. I governi devono ridistribuire i sussidi oggi concessi allo sfruttamento di combustibili fossili alla protezione sociale e all'energia rinnovabile prodotta in modo responsabile e dare un prezzo significativo alle emissioni per far sì che le industrie inquinanti paghino.

"L'emergenza climatica è il tema scottante a Davos. Il cambiamento climatico minaccia il diritto di centinaia di milioni di persone all'acqua, al cibo e alla salute. I leader presenti a Davos possono decidere di sostenere i diritti umani o di sostenere i combustibili fossili - non possono fare entrambe le cose", ha detto Clare Algar, Senior Director del settore Ricerca Advocacy e Policy di Amnesty International.

"Evitare il peggio è ancora possibile, ma questo richiederà ai governi, alle imprese, agli investitori e alla società civile di agire rapidamente. Per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C è necessario dimezzare le emissioni globali entro il 2030 e raggiungere lo zero netto entro il 2050. Questo obiettivo ci sta sfuggendo di mano. Davos riunisce le persone più potenti del pianeta, ed è urgente che loro dimostrino di stare dalla parte dell'umanità, iniziando con il dichiarare formalmente l'emergenza climatica. I veri leader non si tappano gli occhi e le orecchie: è ora di affrontare la realtà".

La dichiarazione congiunta invita i governi a garantire che la transizione dai combustibili fossili sia giusta e faccia avanzare i diritti delle comunità svantaggiate. Chiede alle aziende di rispettare i diritti umani e l'ambiente, anche identificando, divulgando e affrontando l'impatto negativo del proprio operato.  Governi e aziende devono rispettare il diritto degli attivisti che lavorano su questi temi alla libertà di espressione, di associazione e di riunione pacifica.