2020
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Iniziativa per multinazionali responsabili Campagna lanciata in Ticino
Se imprese come Glencore o Syngenta avvelenano l’acqua potabile oppure violano i diritti umani, devono rispondere delle proprie azioni. È quanto chiede l’Iniziativa per multinazionali responsabili, sottoposta a voto popolare il 29 novembre 2020 e sostenuta da un’ampia coalizione. -
7a edizione Film Festival Diritti Umani Lugano
Dal 14 al 18 ottobre appuntamento con la settima edizione del Film Festival Diritti Umani Lugano, che quest'anno sarà presente in diverse località del Canton Ticino per proporre al pubblico le pellicole selezionate. Film che vogliono essere uno stimolo alla riflessione su alcuni aspetti dei diritti fondamentali, in un anno particolare come il 2020. Continua la collaborazione con Amnesty International, che sostiene il Film Festival Diritti Umani Lugano dalla sua prima edizione e dal 2019 è ufficialmente ONG partner del Festival. -
Armenia/Azerbaigian Proteggere i civili dalle bombe a grappolo vietate
La protezione dei civili deve essere la priorità nel conflitto tra Armenia e Azerbaigian sulla regione del Nagorno-Karabakh. Lo ha dichiarato Amnesty International, dopo che le proprie analisi hanno confermato l'uso nella regione di bombe a grappolo messe al bando. -
Svizzera: il parlamento approva la legislazione contro il terrorismo I diritti fondamentali e lo Stato di diritto vittime di danni collaterali
La maggioranza del Parlamento ha approvato la controversa legislazione sulla lotta al terrorismo e assume l’incompatibilità di queste norme con i diritti fondamentali e i principi dello Stato di diritto. La Piattaforma delle ONG svizzere per i diritti umani monitorerà con uno sguardo critico la messa in atto di queste leggi e si appresta a difendere le persone toccate -
Libia Rifugiati e migranti intrappolati in una spaventosa spirale di violenze
In Libia, decine di migliaia di rifugiati e migranti sono intrappolati in un circolo vizioso di crudeltà con poca o nessuna speranza di trovare vie d'uscita sicure e legali. Fino a quando le autorità libiche non metteranno fine alle continue violenze nei confronti di rifugiati e migranti, l’UE, i suoi Stati membri e la Svizzera, che collabora con la Libia tramite Frontex, devono sospendere ogni forma di collaborazione. Chiunque sia soccorso o intercettato in mare non deve venir rinviata in Libia, ma deve poter sbarcare in un luogo sicuro.
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