2020
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Rapporto annuale 2019 Americhe Giro di vite sull’asilo e il diritto di protestare
Milioni di persone scese in strada per protestare contro la violenza dilagante, le disuguaglianze, la corruzione e l'impunità, o costrette a fuggire dai propri paesi in cerca di sicurezza, sono state confrontate con la risposta degli Stati attraverso le Americhe, che hanno fortemente limitato il diritto di protestare e di chiedere asilo, non rispettando i propri obblighi stabiliti dal diritto interno e internazionale. Lo ha affermato oggi Amnesty International nel presentare il proprio Rapporto annuale 2019 sulla situazione dei diritti umani nella regione. -
Julian Assange: il commento di Amnesty dopo la prima settimana dell'udienza per l'estradizione
“Le udienze di questa settimana hanno evidenziato la minaccia ai diritti alla libertà di espressione e all’accesso alle informazioni che deriverebbero dall’eventuale decisione di estradare Julian Assange negli Usa per rispondere di accuse di spionaggio”, Julia Hall, esperta di Amnesty International sui diritti umani in Europa. -
USA/Regno Unito Lasciar cadere le accuse e fermare l’estradizione di Julian Assange
Le autorità statunitensi devono lasciar cadere tutte le accuse di spionaggio e altre ad esser collegate formulate contro Julian Assange legate alla domanda di estradizione nei suoi confronti e permetterne il rapido rilascio. Lo afferma Amnesty International in vista dell’udienza sull’estradizione del 24 febbraio 2020. -
Rapporto annuale 2019 Medio Oriente e Nord Africa Proteste duramente represse, nell'anno della "resistenza"
I governi di tutta la regione del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA) hanno mostrato un'agghiacciante determinazione nel reprimere con la forza le proteste e nel calpestare i diritti di centinaia di migliaia di manifestanti che, nel corso del 2019, sono scesi in piazza per chiedere giustizia sociale e riforme politiche. Lo ha affermato Amnesty International oggi, nel presentare il proprio Rapporto annuale sulla situazione dei diritti umani nella regione. -
Turchia Atteso il verdetto del processo farsa: difensori dei diritti umani rischiano fino a 15 anni di carcere
Il 19 febbraio è atteso il verdetto nel caso di 11 difensori dei diritti umani - tra cui gli ex dirigenti e diversi soci di Amnesty Turchia - che da oltre due anni e mezzo lottano contro false accuse e potrebbero dover scontare fino a 15 anni di carcere se riconosciuti colpevoli. -
Svizzera Amnesty saluta il “Sì” alla protezione da odio e discriminazione
Anche in Svizzera lesbiche, gay e bisessuali saranno finalmente protetti da odio e discriminazione. Con la maggioranza dei voti favorevoli, i votanti svizzeri hanno approvato l’estensione della norma penale antirazzismo per includere anche l’orientamento sessuale – secondo Amnesty un passo importante verso una protezione estesa dei diritti della comunità LGBTI*. -
Rapporto annuale 2019: I diritti umani nella regione Asia-Pacifico
In Asia un'ondata di proteste iniziata per impulso dei giovani sta sfidando la crescente repressione che si abbatte su tutto il continente, in particolare per quanto riguarda la libertà di espressione e di riunione pacifica. È quanto ha dichiarato Amnesty International il 29 gennaio 2020, in occasione della pubblicazione del proprio Rapporto annuale sullo stato dei diritti umani nella regione. -
5a edizione Amnesty Apéro - il calendario 2020
Torna l'appuntamento con Amnesty Apéro - a tu per tu con i diritti umani. Una quinta edizione di cui si parlerà molto di Svizzera, partendo dalla Cina e passando per un tema cruciale dei nostri tempi: l'odio online. -
Cambiamento alla testa di Amnesty Svizzera Alexandra Karle nominata direttrice generale
C’è aria di cambiamenti alla testa della Sezione svizzera di Amnesty International. Alexandra Karle, attuale responsabile del settore Comunicazione e Advocacy, assumerà la direzione della Sezione svizzera dell’organizzazione per la difesa dei diritti umani a partire dal 1° giugno 2020. Succede a Manon Schick, direttrice dal 2011. -
Iraq Riprende la repressione brutale e aumenta il numero dei manifestanti uccisi
Amnesty International ha aggiornato a oltre 600 il numero dei manifestanti uccisi in Iraq dall’ottobre 2019 e ha denunciato un forte aumento della repressione, con 12 manifestanti uccisi solo nell’ultima settimana, l’utilizzo di proiettili veri e granate lacrimogene a uso militare – queste ultime, per la prima volta da novembre – e un’ondata di intimidazioni, arresti e torture. -
La Corte di giustizia internazionale ordina al Myanmar di proteggere i rohingya
Il 23 gennaio la Corte di giustizia internazionale ha ordinato a Myanmar di adottare “misure provvisorie” per prevenire il genocidio della comunità rohingya. -
WEF/Davos: L'emergenza climatica deve essere in cima all'ordine del giorno
I leader che questa settimana partecipano al Forum economico mondiale di Davos devono trasformare il nostro sistema economico, puntando all'abbandono dei combustibili fossili entro la fine del decennio, ed evitare così il caos climatico. Lo affermano oggi in un comunicato stampa congiunto Amnesty International e altre organizzazioni attive nella difesa dei diritti umani e dell'ambiente, del lavoro e della giustizia sociale. -
Violenze sessuali sulle donne Un progetto specifico per la revisione del diritto penale in materia di reati sessuali
La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati ha stabilito che la revisione del diritto penale in materia di infrazioni sessuali sarà esaminata con un progetto specifico. Si tratterà in particolare di esaminare la questione del trattamento, sul piano penale, degli atti a carattere sessuale commessi contro la volontà di una persona, in assenza di violenza e di minacce. -
Combatti l'odio - Vota SI il 9 febbraio L’odio omofobo non è un’opinione
L'opinione di Manon Schick, direttrice della Sezione svizzera di Amnesty International, sulla votazione per l'estensione della norma antirazzista alla discriminazione e l'incitamento all'odio basati sull'orientamento sessuale. Pubblicato su AREA, settimanale di critica sociale, venerdì 17 gennaio 2020. -
Iran Decine di manifestanti feriti nelle proteste per l'abbattimento dell’aereo ucraino
Attraverso l’analisi di filmati e fotografie e i resoconti di vittime e testimoni oculari, Amnesty International è giunta alla conclusione che le forze di sicurezza iraniane hanno agito illegalmente nei confronti dei manifestanti scesi in strada per protestare dopo l’ammissione, da parte delle autorità di Teheran, dell’abbattimento di un aereo di linea ucraino. -
Svizzera Leggi drastiche per combattere il terrorismo
I progetti di legge antiterrorismo, che concedono enormi poteri alla polizia per fermare i "potenziali terroristi" - compresi i bambini a partire dai 12 anni - devono essere respinti. Lo ha dichiarato Amnesty International alla vigilia di un'importante sessione della Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati, prevista giovedì 16 gennaio 2020. -
Combattiamo assieme l’odio: per un chiaro SÌ il 9 febbraio
Lanciata ufficialmente anche nella Svizzera italiana la campagna per il sì alla modifica legislativa dell’art. 261bis del Codice Penale, sottoposta a votazione popolare il 9 febbraio 2020. È importante e urgente che le persone lesbiche, gay e bisessuali siano protette da appelli all’odio e discriminazioni. In conferenza stampa un’ampia alleanza di associazioni e partiti ha spiegato le ragioni per il proprio sì.
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