La lista dei commerci coinvolti nell’azione è disponibile qui.
Campagna internazionale
L'azione si inserisce nella campagna internazionale promossa dalle Nazioni Unite, i 16 giorni di attivismo contro la violenza sulle donne. Il periodo tra il 25 novembre e il 10 dicembre è stato scelto per creare un fil rouge tra la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne e quella dedicata ai Diritti Umani (10 dicembre): grazie all’importante mobilitazione e al coinvolgimento dell'opinione pubblica si vuole provocare una presa di coscienza collettiva e un'azione concreta per affrontare questo problema endemico. Dal 1991 il colore arancione - simbolo di un futuro luminoso, senza violenza sulle donne - caratterizza le attività di questi 16 giorni di attivismo.
"Non ci siamo tutte, manca...."
I commerci che sostengono l’azione espongono sulla vetrina del proprio negozio un manifesto sul quale figura il volto anonimo di una donna, accompagnato dallo slogan “Non ci siamo tutte, manca… manca mia mamma / la mia amica / mia sorella / la mia vicina / la mia collega” (immagine: vedi intestazione comunicato). Il manifesto è declinato in 5 versioni per ricordare simbolicamente la cliente che quel giorno non può esserci, perché relegata in casa a causa di una violenza fisica e/o psicologica o perché ospedalizzata o addirittura uccisa durante un episodio di violenza.
Sul manifesto figura un QRcode dal quale poter scaricare diverse informazioni, in particolare i contatti utili per le vittime di violenza. Le stesse informazioni saranno disponibili anche sotto forma di segnalibro che i commercianti potranno mettere discretamente a disposizione della clientela.
Per dare visibilità al tema le organizzazioni chiedono anche un piccolo e semplice gesto alle cittadine e ai cittadini che possono postare sui propri profili social immagini o selfie scattati accanto al manifesto, indicando il nome del negozio, la città in cui si trovano e gli hashtag #25NoV e #NonCiSiamoTutte.
Violenza contro le donne in Svizzera e in Ticino
Nel 2021 in Svizzera sono 25 le vittime di femminicidio (dato all'8 novembre 2021, fonte Stop Femizid). Una cifra che potrebbe essere molto più alta poiché ben 9 donne sono sopravvissute a un tentativo di femminicidio.
Nel 2020 nel nostro paese 28 persone sono decedute per le conseguenze di una violenza domestica: 11 vittime erano donne morte a seguito di violenza perpetrata dal partner attuale o di un ex, 9 vittime erano bambini uccisi da uno dei due genitori (dati Ufficio federale di Statistica).[1]
Secondo i dati della Polizia cantonale, nel 2020 in Ticino gli interventi degli agenti per episodi di violenza domestica hanno conosciuto un leggero aumento, passando dai 1.042 casi del 2019 ai 1.103 del 2020.[2] Nel 2020 in Ticino si è registrato un femminicidio. Nel 2021 Stop Femizid recensisce 2 femminicidi (Breganzona e Bellinzona) e un tentativo (Solduno).
[1] https://www.bfs.admin.ch/bfs/fr/home/statistiques/criminalite-droit-penal/police/violencedomestique.assetdetail.16484105.html
[2] https://www.cdt.ch/ticino/politica/violenza-domestica-piu-segnalazioni-alla-poliziaLJ3865782?_sid=2EVXCkbw&refresh=true