Molti paesi non hanno ancora accesso al vaccino contro il Covid-19, i cui brevetti sono nelle mani di un pugno di gruppi farmaceutici. Quasi il 90% dei vaccini somministrati nel mondo sono stati effettuati nei paesi del G20, mentre i paesi più poveri hanno ricevuto solo il 0,3% dei vaccini disponibili.
«Per rispondere rapidamente ai bisogni immunitari che potrebbero creare le nuove varianti, è necessario incoraggiare l’accesso universale ai vaccini contro il Covid-19. Saremo in sicurezza solo quando tutte e tutti avranno accesso alle cure e ai vaccini contro il Covid-19», ha sottolineato Pablo Cruchon, responsabile della campagna per Amnesty International Svizzera. «Il nostro paese ospita delle imprese farmaceutiche che producono dei testi, alcuni componenti dei vaccini così come le cure per frenare il virus. La Svizzera è quindi in una posizione di forza per facilitare un ampio accesso alle cure attraverso la via multilaterale.»
«Mentre il governo degli Stati Uniti, diversi paesi europei e la maggioranza della popolazione svizzera hanno annunciato il proprio sostegno alla deroga dei brevetti di proprietà intellettuale sui mezzi di lotta contro il Covid-19, la posizione di blocco ideologico del nostro governo non è più difendibile. È ora che le nostre autorità diano priorità alla salute di ogni persona rispetto ai profitti dell’industria farmaceutica», ha sottolineato Patrick Durisch, esperto di politiche della salute di Public Eye.
Come richiesto dalla petizione depositata oggi, la Svizzera deve unirsi senza indugi agli sforzi internazionali per salvare un numero imprecisato di vite nel mondo, sostenendo la deroga temporanea alla proprietà intellettuale per le cure, i test e i vaccini contro il Covid-19. Questa deroga permetterebbe di facilitarne la produzione da parte di nuovi fabbricanti, in particolare nei paesi del sud. La Svizzera deve inoltre impegnarsi per un’adesione da parte delle aziende farmaceutiche svizzere alle piattaforme di condivisione delle conoscenze dell’Organizzazione mondiale della salute (OMS) e rendere pubblici i contratti per l’acquisto di vaccini pagati con i soldi dei contribuenti.
«La salute è un diritto e delle vite ne dipendono. Non possiamo accettare che delle persone muoiano ogni giorno in nome di egoismi nazionali e di interessi dei profitti privati. Gli Stati che ospitano dei gruppi farmaceutici titolari dei brevetti dei vaccini anti Covid-19 devono attivamente sostenere dei meccanismi internazionali per garantire la possibilità a tutti i paesi di proteggere la popolazione», ha concluso Pablo Cruchon.