Diritti persone LGBTIQ+ L’attivismo non si ferma nonostante i molti ostacoli!

27 luglio 2021
Ovunque nel mondo delle persone sono prese di mira a causa di chi amano, del loro modo di vestire, in poche parole: per chi sono. Ma ovunque nel mondo attivist* LGBTIQ+ si battono per i loro diritti.

In molti, troppi, paesi una persona lesbica, gay, transgender, intersex e alla ricerca della propria identità di genere o queer (LGBTIQ+), è esposta quotidianamente a discriminazioni. Si tratta di discriminazioni che possono essere fondate sull’orientamento sessuale (le persone dalle quali sei attrat*), dell’identità di genere (come ti definisci, qualunque sia il tuo sesso biologico), l’espressione di genere (come esprimi il tuo genere attraverso l’abbigliamento, la pettinatura o il trucco) o le caratteristiche sessuali (per esempio le parti genitali, i cromosomi, gli organi riproduttivi o il livello degli ormoni).

Insulti, molestie ma anche vedersi rifiutare un posto di lavoro o servizi sanitari adeguati: le diverse disuguaglianze di trattamento sono importanti e portano pregiudizio, e in alcuni casi possono anche mettere in pericolo la vita delle persone.

Troppo spesso delle persone LGBTIQ+ sono minacciate per strada, picchiate e a volte uccise solo a causa della loro identità. Nel mondo molte persone intersessuate sono costrette a subire degli interventi chirurgici pericolosi, invasivi e completamente inutili che possono avere degli effetti secondari fisici e psicologici a vita.

A volte l’ostilità nei confronti delle persone LGBTIQ+ è sostenuta anche dagli stessi governi quando invece il loro ruolo è di proteggere tutta la popolazione. Le relazioni omosessuali sono considerate un’infrazione in 70 paesi e sono punibili con la pena di morte in nove di questi, tra cui l’Arabia Saudita, l’Iran, il Sudan e lo Yemen. E anche quando le leggi restrittive non vengono applicate nei fatti, la loro semplice esistenza rafforza i pregiudizi contro le persone LGBTIQ+, dando loro l’impressione di non essere protette dalle molestie, dal ricatto e dalla violenza.

Come lottare contro questa discriminazione?

 Attivist* LGBTIQ+ mettono in pericolo la propria sicurezza per denunciare le violazioni dei diritti delle persone che appartengono alla comunità e far sì che le cose cambino. Lanciando il concetto delle marcie dell’orgoglio LGBTIQ+ (Pride) o delle giornate di presa di coscienza mondiale come la giornata mondiale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia ( o anche IDAHOBIT, acronimo di International Day Against Homophobia, Biphobia, Transphobia), le persone della comunità fanno rete ed affermano ovunque nel mondo di essere fier* della propria identità. Gli sforzi collettivi delle organizzazioni militanti nel mondo hanno veramente avuto un impatto: oggi almeno 43 paesi riconoscono i crimini omofobi come una forma di crimine ispirato dall’odio, e nel maggio 2019, 27 paesi avevano legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Cosa fa Amnesty International per difendere i diritti delle persone LGBTIQ+?

Amnesty si oppone con determinazione a tutte le forme di discriminazione nei confronti delle persone LGBTIQ+, ovunque nel mondo. Rivolgiamo delle raccomandazioni ai governi e a personalità influenti affinché migliorino le legislazioni e proteggano i diritti di tutte le persone, qualsiasi sia il loro orientamento sessuale o la loro identità di genere.

Dopo una campagna internazionale di Amnesty International, la più alta giurisdizione di Taiwan ha ritenuto anticostituzionale il divieto del matrimonio tra persone dello stesso sesso, e nel maggio 2019, il paese ha ufficialmente riconosciuto il matrimonio tra persone dello stesso sesso: una prima assoluta in Asia. In altri ambiti, il nostro lavoro ha fortemente influenzato l’adozione di nuove leggi che autorizzano il riconoscimento legale del vero genere delle persone da parte dei governi, come accaduto in Grecia, Danimarca e Norvegia. Recentemente, l’organizzazione ha denunciato l’adozione di una legge omofoba e transofoba in Ungheria.

Nonostante il movimento LGBTIQ+ abbia fatto dei progressi indiscutibili molto rimane ancora da fare. Amnesty International sostiene militant* nel mondo intero nella creazione di risorse riguardo i diversi problemi che riguardano le persone LGBTIQ+, come un kit di advocacy che può essere utilizzato per combattere la discriminazione nell’Africa subsahariana, o la serie Body Politics, il cui obiettivo è meglio sensibilizzare sulla criminalizzazione della sessualità e della procreazione.