Presentazione del libro Grand Hotel Coronda - Racconti di prigionieri politici sotto la dittatura argentina

Esce in lingua italiana il libro Grand Hotel Coronda: una storia collettiva appassionante, toccante e a tratti pefino tragicomica raccontata in prima persona da alcuni, a quel tempo, giovani prigionieri della dittatura argentina negli anni Settanta. Due ex detenuti politici argentini accompagnano l'uscita del libro in Ticino, che prevede quattro incontri con i co-autori del libro provenienti dall'Argentina, Alfredo Vicono e Augusto Saro. Saranno accompagnati dal giornalista Sergio Ferrari, co-autore residente in Svizzera.

La storia

Grand Hotel Coronda è stato scritto da circa 70 ex prigionieri politici, detenuti nel carcere di Coronda (Provincia di Santa Fe, Argentina) tra il 1974 e il 1979. Allora, erano giovani militanti di movimenti popolari: operai, studenti, insegnanti, contadini, abitanti dei quartieri più umili, cristiani e agnostici, peronisti e appartenenti alla sinistra rivoluzionaria. Quei giovani, tra i 16 ed i 35 anni, sono, oggi, veterani dell'ultima dittatura civile-militare, sopravvissuti al terrorismo di Stato che ha prevalso in Argentina tra il 1976 e il 1983. Dal maggio 2003, si sono riuniti nell’Associazione Civile “El Periscopio”, il cui obiettivo è contribuire alla promozione e al sostegno di progetti per il recupero della memoria storica e di azioni volte a indagare, testimoniare, ricreare e promuovere in ogni forma possibile le esperienze solidali, i Diritti Umani, la verità e la giustizia.

Per l’occasione, il regista Olmo Cerri ha realizzato per la RSI il documentario radiofonico sull'incredibile storia di questo gruppo di combattenti solidali che andrà in onda il
15 settembre alle ore 9.00 (Rete Due).

Il libro

Questa testimonianza collettiva si è concretizzata nel 2003, con la pubblicazione del libro Del otro lado de la mirilla. Olvidos y Memorias de la Cárcel de Coronda (letteralmente, “Dall’altra lato dello spioncino. Ricordi e oblii del carcere di Coronda”). L’idea del libro, citando la prefazione all’edizione argentina curata dal Premio Nobel Adolfo Pérez Esquivel, «nasce dalla necessità dei protagonisti di vedere proiettato nel futuro il loro vissuto come loro impegno sociale: la prigionia e gli anni privati dei diritti elementari, l’isolamento e gli accadimenti che segnarono la loro vita». Successivamente, nel 2020, il libro è stato tradotto e pubblicato in lingua francese, con il titolo Ni fous, ni morts. Prisonniers politiques sous la dictature argentine, Coronda 1974-1979, dalla casa editrice svizzera Editions de l’Aire. La versione in italiano Grand Hotel Coronda. Racconti di prigionieri politici sotto la dittatura argentina, 1974-1979 è edita da Albatros Il Filo.

Sinossi

«Non ci sentiamo vittime della nostra storia. Siamo stati e continuiamo a essere attori sociali che desiderano cambiamenti strutturali, da costruire con la gioia della consapevolezza umana. Ed è per questo che, sebbene alcune di queste pagine riflettano sofferenze molto profonde e assenze insostituibili, l’umorismo, come appare nella maggior parte del racconto, è sempre stato un’arma letale contro i nostri carnefici. Erano i gendarmi e le guardie i veri prigionieri delle proprie paure. E noi, pur stando 23 ore al giorno in celle di 2,80 x 3,40 metri, gli esseri veramente liberi». In Grand Hotel Coronda, i detenuti politici sopravvissuti al carcere di Coronda testimoniano l’esperienza vissuta oltre 40 anni fa. Il loro messaggio si può riassumere in due parole: resistenza e resilienza. Hanno resistito ad un sistema che, giorno dopo giorno, li voleva annientare. Ci sono riusciti costruendo, praticamente dal nulla, dei “periscopi”, usati per spiare le loro stesse guardie. Nonostante le torture, hanno dato prova di una resilienza fuori dal comune, sfidando il potere militare nelle azioni quotidiane attraverso l’unità, la solidarietà e l’umorismo. L'eccezionale esperienza di vita raccontata nel libro è più di una testimonianza storica. Sia perché alcuni responsabili di questi crimini efferati sono stati condannati - il che conferma che l'impunità non è una garanzia eterna - sia perché gli attuali movimenti di protesta contro i poteri autoritari, la mobilitazione sociale e la lotta contro il riscaldamento globale, ci dimostrano che la resistenza si è moltiplicata. Come in Argentina 40 anni fa, la resistenza richiede l’impegno attivo di uomini e donne, spesso giovani, che non hanno paura di rischiare il loro futuro e la loro vita. Questo libro, la cui versione originale ha avuto un grande impatto in Argentina, costituisce una formidabile testimonianza di vittoria dell'essere umano sulla follia e la morte, grazie ad una lotta collettiva contro l'ingiustizia e l'arbitrarietà.

Hanno detto

«Questo libro rappresenta un atto di grande generosità. La generosità della memoria che non è mai un dovere, specie per chi ha attraversato i territori più estremi del dolore, ma una scelta, un cammino, un dono. Li ringrazio per il dono che ci fanno, per l’impulso che ci danno a non cedere, non delegare, non smettere di sperare e di impegnarci per cambiare le cose. Così ringrazio chi ha curato l’edizione italiana, a nome dei tanti che leggeranno queste storie e vi troveranno nuova consapevolezza e nuovi stimoli a un’azione quotidiana in difesa dei diritti, della libertà e della dignità di ognuno.» Don Luigi Ciotti, Presidente Associazione Libera

«Questa testimonianza dei prigionieri di Coronda è un contributo al riscatto della memoria collettiva che respira nascosta sotto l’amnesia imposta.» Edoardo Galeano, giornalista e scrittore

«Coloro che hanno preso la decisione di torturare gli uomini, di condurli sino alla follia e assassinarli non saranno mai coloro che scriveranno l’ultima pagina della storia. I ricordi sovversivi dei sopravvissuti di Coronda denunciano i loro torturatori. Gli ex prigionieri hanno ottenuto giustizia e i criminali sono stati condannati. Inizia, così, una nuova pagina: che non trionfi mai l’oblio, che non si ripetano più gli atti disumani che sono stati commessi in quell’orribile carcere argentino. Grand Hotel Coronda, un libro indispensabile.» Leonardo Boff, teologo

Le date

15 settembre ore 18.30 - Bellinzona, Casa del Popolo

16 settembre ore 20.00 - Biasca, Auditorio Casa Cavalier Pellanda

17 settembre ore 18.30 - Lugano, Associazione REC

18 settembre ore 17.00 - Mendrisio, La Filanda (in collaborazione con Amnesty International)

Ingresso libero

Il tour di presentazione in Ticino è organizzato in collaborazione con Associazione “il Periscopio”, AMCA, Associazione REC, Ecolibro Biasca, La Filanda e syndicom - sindacato dei media e della comunicazione.