MANIFESTARE È UN DIRITTO MANIFESTARE È UN DIRITTO

Nuova campagna di Amnesty Svizzera Proteggi il diritto di manifestare!

Comunicato stampa, 23 maggio 2023, Berna/Lugano – Contatto media
Diritti delle donne, cambiamento climatico, antirazzismo: le manifestazioni sono un modo efficace per produrre cambiamenti, anche nella nostra democrazia diretta. Tuttavia, in Svizzera il diritto di manifestare è indebolito da leggi restrittive e da pratiche di polizia inadeguate. Amnesty Svizzera lancia una campagna per garantire l'esercizio di questo diritto fondamentale senza restrizioni immotivate, pubblicando una guida pratica per chi manifesta.

L'8 marzo di quest'anno, a Basilea, la polizia ha circondato le persone che manifestavano pacificamente in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna e ha sparato proiettili di gomma sulla folla. Poche settimane prima, il 9 febbraio a Ginevra, la polizia ha usato le manganellate per disperdere i manifestanti riuniti per occupare un edificio. Questi casi, sui quali Amnesty Svizzera ha preso posizione, sono solo la punta dell'iceberg e rivelano legislazioni e pratiche che non proteggono sufficientemente il diritto di protestare.

Amnesty Svizzera sostiene le procedure giudiziarie dei difensori dei diritti umani i cui casi dimostrano che in Svizzera l'obbligo di ottenere un permesso per organizzare una manifestazione è un ostacolo all'esercizio del diritto di manifestare. In una lettera alle autorità svizzere, il Relatore speciale dell'ONU sulla libertà di riunione condivide la preoccupazione dell'organizzazione in merito a questi casi, notando che i regimi di autorizzazione hanno "un eccessivo effetto di raffreddamento, limitando indebitamente l'esercizio della libertà di riunione pacifica".

"Sanzioni sproporzionate per atti di disobbedienza civile, regimi di permessi proibitivi, divieti generalizzati di manifestare in determinati luoghi, dispersione di manifestazioni pacifiche perché non sono state autorizzate, uso inappropriato di armi meno letali (compresi i proiettili di gomma): in Svizzera il diritto di manifestare è limitato in vari modi. Ecco perché Amnesty Svizzera ha avviato ulteriori ricerche su questo tema", afferma Alexandra Karle, Direttrice di Amnesty Svizzera.

Diritti di chi manifesta e doveri della polizia

Conoscere i propri diritti di fronte a possibili abusi da parte delle autorità e della polizia rende più facile esercitarli! La guida pubblicata oggi da Amnesty Svizzera mira a sostenere chi organizza o partecipa a proteste pacifiche. Basato su un'analisi giuridica, il manuale spiega cosa è protetto dal diritto di manifestare, cosa non lo è e le contraddizioni tra il diritto internazionale e la legge e la prassi svizzera. La pubblicazione ricorda che manifestare pacificamente è un diritto fondamentale, anche senza un permesso delle autorità, e che la disobbedienza civile non violenta è una forma di espressione protetta dal diritto internazionale.

La guida elenca anche i doveri delle autorità e delle forze dell'ordine in relazione alle proteste. Queste hanno l'obbligo di facilitare le manifestazioni, proteggendo chi partecipa, anche in caso di violenza isolata da parte di singoli partecipanti. Le autorità possono limitare il diritto di manifestare solo per motivi di interesse pubblico (ad esempio, la sicurezza nazionale o la protezione della salute) o per proteggere i diritti e le libertà di altre persone, e solo se tali restrizioni sono previste dalla legge e sono proporzionate all'obiettivo. Allo stesso modo, le autorità possono ricorrere alla forza solo in circostanze eccezionali e come ultima ratio.

Infine, la guida determina la legalità di un'intera serie di pratiche, sia da parte di chi manifesta che della polizia. Spiega come gli agenti di polizia siano autorizzati a registrare l'identità di chi manifesta o a filmare, quali regole si applichino all'uso di maschere durante le manifestazioni, come chi partecipa a una manifestazione possa rispondere a eventuali interventi della polizia o quali diritti si possano far valere in caso di arresto.

"Le manifestazioni sono indispensabili per affermare i nostri diritti! Uno degli obiettivi della nostra campagna, oltre a sostenere chi manifesta con questa guida, è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica e le autorità sulla legittimità delle manifestazioni e l’importanza di garantire che possano svolgersi in un ambiente sicuro”, afferma Alexandra Karle.

“La Confederazione e i Cantoni devono garantire che in Svizzera tutte le persone possano esercitare il proprio diritto di manifestare senza indebite restrizioni. Le basi legali e le pratiche delle autorità devono essere adattate di conseguenza”, conclude la direttrice di Amnesty Svizzera.

Campagna internazionale

Ovunque nel mondo, gli Stati stanno attuando una serie crescente di misure per reprimere il dissenso organizzato. Chi manifesta si trova ad affrontare leggi che limitano il diritto di protestare, l'abuso di armi meno letali e la sorveglianza mirata delle loro attività, spesso con azioni penali e arresti. Amnesty International ha lanciato una campagna globale per contrastare gli sforzi crescenti da parte di alcuni Stati volti a limitare questo diritto fondamentale. La campagna di Amnesty Svizzera fa parte di questa campagna internazionale.

La libertà di manifestare è protetta dal diritto internazionale, anche se non è inclusa nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (DUDU). Deriva principalmente dalle libertà di riunione e di espressione pacifica, che sono sancite in diversi testi quadro sui diritti umani: la DUDU, il Patto internazionale sui diritti civili e politici, la Convenzione europea sui diritti umani, la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui difensori dei diritti umani. In Svizzera, queste libertà sono garantite dagli articoli 16 e 22 della Costituzione federale.

Puoi consultare qui la guida in formato e-paper.