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La Svizzera deve continuare a sostenere le organizzazioni per i diritti umani in Medio Oriente La Svizzera deve continuare a sostenere le organizzazioni per i diritti umani in Medio Oriente

Presa di posizione, 3 novembre 2023
La Sezione svizzera di Amnesty International accoglie con favore la decisione del Consiglio federale di aumentare i finanziamenti per l'aiuto umanitario in Israele, nei Territori palestinesi occupati e nei Paesi limitrofi. Ma è anche l'occasione per Amnesty di ribadire la richiesta alle autorità federali di continuare a garantire i finanziamenti alle organizzazioni locali per i diritti umani israeliane e palestinesi.

Il 25 ottobre, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha deciso di sospendere i finanziamenti a 11 organizzazioni non governative israeliane e palestinesi. Questo blocco dei contributi svizzeri riguarda sei ONG israeliane e cinque palestinesi, il cui lavoro è riconosciuto e apprezzato a livello internazionale e la cui azione sul campo è più che mai vitale. Le ONG in questione sono Adalah, Al-Shabaka, Gisha, Hamleh, Hamoked, Jerusalem Legal Aid and Human Rights Centre, MIFTAH (Iniziativa palestinese per la promozione del dialogo globale e della democrazia), Palestinian Center for Human Rights, The Palestinian NGO Network, Physicians for Human Rights Israel e Women's Center for Legal Aid and Counselling. Molte di queste organizzazioni sono partner di lunga data della Sezione israeliana e del Segretariato internazionale di Amnesty International.

"Le organizzazioni per i diritti umani sul campo sono insostituibili, soprattutto in questo momento. Oggi più che mai è fondamentale poter condurre indagini indipendenti e documentare le violazioni dei diritti umani, affinché i responsabili possano essere chiamati a rispondere in futuro e sia fatta giustizia. La decisione del DFAE di sospendere i finanziamenti alle organizzazioni che sono regolarmente monitorate dalle autorità svizzere impedisce questo importante lavoro, danneggia la reputazione delle ONG e mette in pericolo il loro personale", ha dichiarato Alexandra Karle, direttrice di Amnesty International Svizzera.

La decisione affrettata del DFAE è in chiara contraddizione con le Linee guida della Svizzera sui difensori dei diritti umani e con l'obbligo di sostenerli nel loro lavoro sul campo e di proteggerli dall'arbitrio, dalle minacce e dalla violenza. La sospensione dei finanziamenti a queste organizzazioni indebolisce la protezione dei difensori dei diritti umani in tutta la regione e mina la credibilità dell'impegno della Svizzera.

Amnesty International esorta pertanto il DFAE a continuare a finanziare in modo essenziale il lavoro delle organizzazioni non governative locali sopra menzionate, inviando così un segnale forte a favore del rispetto e della protezione dei diritti umani.