Il libro di testo, che abbonda di cliché della propaganda ufficiale russa e cerca di giustificare le azioni illegali compiute dalla Russia - dall'annessione della Crimea nel 2014 all'invasione su larga scala dell'Ucraina nel 2022 – dall’inizio dell’anno scolastico, il 1° settembre, sarà una parte obbligatoria del programma di studi delle scuole superiori di tutta la Russia e dei territori occupati dalla Russia in Ucraina.
"Il libro di testo nasconde la verità e travisa i fatti sulle gravi violazioni dei diritti umani e sui crimini di diritto internazionale commessi dalle forze russe contro la popolazione ucraina", ha dichiarato Anna Wright, ricercatrice di Amnesty International per l'Europa orientale e l'Asia centrale. "L'indottrinamento dei bambini in una fase sensibile del loro sviluppo è un cinico tentativo di sradicare la cultura, il patrimonio e l'identità ucraina, nonché una violazione del diritto all'istruzione", ha aggiunto.
Propaganda russa incorporata nel programma didattico
Il libro di testo, destinato ai più grandi tra gli studenti delle scuole superiori, dipinge la Russia come vittima di un complotto occidentale e non come l’aggressore. Afferma che prima dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, i consiglieri della NATO hanno preparato attivamente l'Ucraina ad "attaccare il Donbas", un riferimento alle aree dell'Ucraina orientale che sono sotto occupazione russa dal 2014.
Il testo afferma inoltre che se all'Ucraina fosse entrata nella NATO, questo avrebbe potuto portare a una guerra distruttiva e "forse alla fine della civiltà". Un'eventualità che la Russia non ha avuto altra scelta se non quella di impedire.
Il nuovo libro di testo sostiene che l'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia è una "operazione militare speciale" e cita il presidente Vladimir Putin che il 24 febbraio 2022, giorno in cui ha ordinato l'invasione, ha detto: "Questa è una questione di vita o di morte, la questione del nostro futuro storico come popolo".
Oltre a negare ai bambini della Russia e dei territori occupati dell'Ucraina il diritto a un'istruzione di qualità - più di 500 scuole ucraine sono ora sotto il controllo russo - la disinformazione contenuta nel libro di testo attacca anche i diritti dei cittadini ucraini al patrimonio culturale e all'identità.
In quanto potenza occupante, nelle zone dell'Ucraina sotto il suo controllo la Russia è tenuta a rispettare i propri obblighi di Stato parte del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali e della Convenzione sui diritti dell'infanzia. Tra questi l'obbligo di rispettare, proteggere e soddisfare il diritto all'istruzione e di non violare tale diritto indottrinando gli alunni con la propaganda.
Minacce a genitori e insegnanti ucraini
Genitori, insegnanti e studenti delle aree ucraine occupate dai russi rischiano violenze, detenzioni arbitrarie e maltrattamenti per aver rifiutato di seguire il programma di studi russo, introdotto nelle scuole nel settembre 2022.
Le autorità di occupazione hanno i nomi e gli indirizzi dei bambini in età scolare che risiedono nelle loro aree. I funzionari del dipartimento dell'istruzione possono presentarsi a casa loro e richiedere la presenza del bambino a scuola. Spesso minacciano conseguenze se i genitori rifiutano di mandare i figli nelle scuole dove si insegna il programma russo.
Le forze dell'ordine russe effettuano controlli di routine sui dispositivi elettronici privati e se individuano contenuti o software utilizzati per l'insegnamento online che seguono il programma ucraino, le conseguenze possono essere gravi, e includono l'arresto e i maltrattamenti.
Yuriy,* (nome di fantasia), padre di tre figli originario di un villaggio vicino a Nova Kakhovka (ha chiesto di non nominare il villaggio), ha raccontato che dopo l'invasione russa, sua figlia ha iniziato a studiare online seguendo il programma di studi ucraino, continuando anche dopo l'introduzione del programma russo nelle scuole.
Nell'ottobre 2022, pochi giorni dopo la visita a domicilio di un funzionario russo che voleva sapere perché la ragazza non frequentasse le lezioni in presenza, l'uomo è stato arbitrariamente detenuto dalle autorità russe perché non voleva iscrivere la figlia alla scuola russa. È stato trattenuto per sei giorni e maltrattato. "Mi hanno picchiato solo un giorno. Ci hanno dato da mangiare, non molto bene. Volevano anche che cantassimo l'inno nazionale (russo)", ha detto.
Mariya,* di Nova Khakovka, ha lasciato i territori russi occupati dell'Ucraina nel settembre 2022 e ha raccontato ad Amnesty International che sua figlia si è vista calciare il telefono dalle mani da dei soldati russi quando è partita la suoneria, una canzone in ucraino.
Alcuni insegnanti nei territori occupati si rifiutano di insegnare il programma di studi russo, ritenendo di farlo a rischio immenso per la propria sicurezza.
Alina,* un'insegnante di storia di Izium, ha raccontato ai ricercatori di Amnesty che durante i mesi di occupazione russa era terrorizzata all'idea di insegnare la storia ucraina e nascondeva i libri di testo a casa. Durante i controlli negli appartamenti effettuati dai soldati russi, ha coperto i libri di testo, le mappe che mostrano la Crimea come parte dell'Ucraina e altro materiale didattico con una coperta.
Dopo che il suo appartamento è stato danneggiato dai bombardamenti, i soldati russi hanno saccheggiato l'edificio. Alina ha raccontato ad Amnesty International di essersi sentita fortunata che i suoi libri non siano stati scoperti durante l'incursione nel suo appartamento perché "(i libri) non erano interessanti per loro, potevano vedere che non c'era nulla di valore".
Il contesto
Amnesty International lavora per documentare i crimini di guerra e altre violazioni del diritto umanitario internazionale dall'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia. Tutti i documenti di Amnesty International pubblicati finora sono disponibili qui.