Dall'inizio dell'escalation del conflitto, l'UNRWA ha creato strutture per ospitare i rifugiati palestinesi, come qui a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, il 19 ottobre 2023 © Majdi Fathi/NurPhoto via Getty Images
Dall'inizio dell'escalation del conflitto, l'UNRWA ha creato strutture per ospitare i rifugiati palestinesi, come qui a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, il 19 ottobre 2023 © Majdi Fathi/NurPhoto via Getty Images

Medio Oriente Aiuti dell’ONU: un ritiro da parte della Svizzera aggraverebbe la crisi

Comunicato stampa, 22 ottobre 2024, Berna/Lugano – Contatto media
L'imminente ritiro del sostegno della Svizzera all'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) potrebbe avere gravi conseguenze per la popolazione civile della Striscia di Gaza, del Libano e dell'intera regione. Numerose ONG svizzere, tra cui Amnesty International, mettono in guardia dalle conseguenze di questa decisione.

Alexandra Karle, direttrice di Amnesty Svizzera, sottolinea: “Un ritiro del sostegno all'UNRWA da parte della Svizzera e di altri Stati nel bel mezzo di questa catastrofe umanitaria avrebbe conseguenze devastanti. Non dobbiamo abbandonare la popolazione di Gaza e del Libano. L'UNRWA è un indispensabile fattore di stabilizzazione nella regione e fornisce servizi di base a milioni di persone”.

In una lettera aperta, numerose organizzazioni della società civile svizzera, tra cui Amnesty International, Alliance Sud, Jewish Voice for Democracy and Justice e il Forum per i diritti umani in Israele/Palestina, chiedono alla Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati di esprimersi a favore del mantenimento del sostegno all'UNRWA.

“Più la situazione in Israele, nel Territorio palestinese occupato e in Libano peggiora, più di-venta importante fornire aiuti alla popolazione civile della regione”, spiega Alexandra Karle. “Un collasso dell'UNRWA potrebbe portare a un nuovo importante esodo di rifugiati, decine di migliaia di bambini resterebbero senza scuola e la crisi umanitaria si aggraverebbe. È in gioco la stabilità dell'intera regione. La Svizzera non deve sottrarsi alla propria responsabilità umanitaria in questo momento critico.”

L'UNRWA ha il mandato umanitario di fornire assistenza e protezione ai rifugiati palestinesi fino a quando non sarà trovata una soluzione giusta e duratura alla loro situazione. In seguito alle accuse di Israele, l'organizzazione delle Nazioni Unite ha avviato indagini e riforme per garantire la propria indipendenza. Singoli dipendenti locali sospettati di essere vicini ad Hamas o di aver sostenuto l'attacco al sud di Israele del 7 ottobre sono stati licenziati. Negli scorsi mesi, numerose organizzazioni umanitarie hanno ripetutamente confermato che nessun'altra organizzazione o autorità può assumere i compiti dell'UNRWA.

Secondo l'organizzazione delle Nazioni Unite per il coordinamento degli aiuti di emergenza OCHA, oltre 1,4 milioni di persone nella Striscia di Gaza sono direttamente colpite dalla care-stia e non hanno ricevuto alcuna razione di cibo a settembre. Quasi 300.000 bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni sono in alcuni casi gravemente malnutriti. A causa delle infrastrutture distrutte e dei continui bombardamenti, l'assistenza medica nella Striscia di Gaza è quasi completamente bloccata. L'accesso alle organizzazioni umanitarie è gravemente limitato o addirittura reso impossibile da Israele, da ultimo con la decisione di dichiarare il Segretario generale delle Nazioni Unite “persona non grata”.

Nonostante questa situazione, il 9 settembre 2024 il Consiglio nazionale ha proposto di interrompere ogni ulteriore contributo svizzero all'UNRWA. Questo nonostante il Consiglio federale - dopo l'approvazione di entrambe le Commissioni della politica estera - abbia risposto all'appello di aiuto dell'UNRWA nel maggio di quest'anno e abbia versato una prima tranche di 10 milioni di franchi. La decisione del Consiglio nazionale non è solo devastante alla luce della catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza, ma è anche un segno che la Svizzera sta voltando le spalle alla propria tradizione umanitaria e ai propri obblighi di diritto internazionale umanitario.

“Chiediamo ai responsabili di tornare ai valori della Costituzione federale che si applicano alla politica estera: la protezione dei diritti umani e il rafforzamento dell'aiuto umanitario in tutto il mondo”, afferma Alexandra Karle.

Il contesto

La Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati discuterà del finanziamento dell'UNRWA nella sua prossima riunione del 24/25 ottobre: https://www.parlament.ch/centers/documents/de/sitzungsplanung-apk-s.pdf

A fine aprile, Amnesty International ha presentato due petizioni con oltre 45.000 firme a favore dei finanziamenti svizzeri all'UNRWA e a favore di un cessate il fuoco.