In un rapporto pubblicato all'inizio dell'anno, Amnesty International aveva identificato in varie parti del Sudan dei veicoli blindati per il trasporto truppe (APC - armoured personnel carriers) prodotti negli Emirati Arabi Uniti (EAU). Una nuova ricerca ha dimostrato che questi mezzi, utilizzati dalle Forze di supporto rapido (RSF), includono sofisticati sistemi di difesa reattiva di progettazione e produzione francese.
Gli APC Nimr Ajban sono prodotti negli Emirati Arabi Uniti da Edge Group e sono equipaggiati con il sistema francese Galix. Nelle immagini condivise sui social media e verificate da Amnesty International, diversi APC Nimr Ajban distrutti o catturati dalle Forze armate sudanesi (SAF) presentano il sistema Galix in modo visibile.
Il Galix System - prodotto da Lacroix Defense e progettato insieme a Nexter (ora KNDS France) - è un sistema di difesa per le forze terrestri che rilascia esche, fumo e proiettili per contrastare le minacce a distanza ravvicinata. Nel proprio materiale promozionale Lacroix Defense afferma che il sistema Galix “nasconde i veicoli da combattimento da una minaccia in avvicinamento e protegge i veicoli, i carri armati principali e gli APC”.
“Le nostre ricerche dimostrano che gli armamenti progettati e prodotti in Francia vengono utilizzati attivamente sul campo di battaglia in Sudan”, ha dichiarato Agnès Callamard, Segretaria generale di Amnesty International.
“Il sistema Galix viene impiegato dalla RSF in questo conflitto e il suo utilizzo in Darfur costituirebbe una chiara violazione dell'embargo sulle armi imposto dalle Nazioni Unite. Il governo francese deve garantire che Lacroix Defense e KNDS France interrompano immediatamente la fornitura di questo sistema agli Emirati Arabi Uniti.”
“Amnesty International ha già dimostrato come il costante flusso di armi verso il Sudan stia causando immense sofferenze. Tutti i Paesi devono cessare immediatamente le forniture dirette e indirette di tutte le armi e munizioni alle parti in guerra in Sudan. Devono inoltre rispettare e far rispettare il regime di embargo sulla fornitura di armi nel Darfur imposto dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, prima che altre vite civili siano perdute”.
Amnesty International ha contattato Lacroix Defense, KNDS France e il Segretariato generale per la difesa e la sicurezza nazionale in Francia il 15 ottobre 2024 evidenziando l'identificazione del sistema Galix in Sudan. Al momento della pubblicazione, non è stata ricevuta alcuna risposta.
Rapporti tra Emirati Arabi Uniti e Francia nel settore della difesa
Gli EAU e la Francia hanno una partnership di lunga data nel settore della difesa. Il rapporto del Parlamento francese 2024 sull'esportazione di armi indica che le aziende francesi sono state responsabili della consegna di circa 2,6 miliardi di euro in attrezzature militari agli EAU tra il 2014 e il 2023.
Lacroix Defense ha una presenza consolidata negli Emirati Arabi Uniti, avendo costituito una joint venture con Emirates Defense Technology già nel 2015 così da diventare “una delle prime aziende francesi di medie dimensioni a localizzarsi negli Emirati Arabi Uniti”. Gli APC Nimr Ajban sono equipaggiati con il sistema Galix almeno dal 2017.
L'Unione Europea ha imposto un embargo sulle armi a tutto il Sudan dal 1994. L'embargo vieta la vendita, la fornitura, il trasferimento o l'esportazione di armi e materiale correlato di ogni tipo, comprese armi e munizioni, veicoli ed equipaggiamenti militari, equipaggiamento paramilitare e parti di ricambio al Sudan.
La Francia è tenuta, in base alle leggi internazionali, regionali e nazionali, a vietare l'esportazione di armi qualora vi sia un rischio sostanziale che queste possano essere utilizzate per commettere o facilitare una grave violazione dei diritti umani o del diritto umanitario internazionale. Se la Francia non è in grado di garantire attraverso i controlli sulle esportazioni, compresa la certificazione dell'utente finale, che le armi non saranno riesportate in Sudan, non dovrebbe autorizzare tali trasferimenti. Gli Emirati Arabi Uniti hanno una lunga storia di violazione degli embarghi sulle armi del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, anche in relazione alla Libia e al Sudan.
Tutte le aziende, comprese Lacroix Defense e KNDS France, hanno la responsabilità di rispettare i diritti umani. Questa responsabilità impone alle aziende di condurre una due diligence sui diritti umani lungo tutta la loro filiera - dal punto di origine all'utente finale - per identificare, prevenire e mitigare qualsiasi coinvolgimento effettivo o potenziale in violazioni dei diritti umani. Lo standard di due diligence sui diritti umani richiesto è più elevato per quanto riguarda le attività commerciali che hanno un impatto su aree colpite da conflitti.
Amnesty International chiede inoltre al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di estendere l'embargo sulle armi imposto al Darfur al resto del Sudan e di rafforzarne i meccanismi di attuazione, monitoraggio e verifica.
I precedenti
I combattimenti sono scoppiati in Sudan nell'aprile 2023 tra il SAF e i paramilitari del RSF. Da allora, più di 23.000 persone sono state uccise e 33.000 ferite, di queste un numero considerevole è costituito da civili che sono stati colpiti da attacchi indiscriminati e deliberati. Il Sudan è attualmente al centro della più grande crisi di sfollamento al mondo, con l'ultima escalation del conflitto che ha causato lo sfollamento di oltre 11 milioni di persone.
Il 15 aprile 2024, primo anniversario della recente escalation del conflitto, Amnesty International ha lanciato una petizione globale per sollecitare il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a estendere l'attuale embargo sulle armi oltre il Darfur al resto del Sudan. Questa iniziativa fa parte di una più ampia campagna di Amnesty International che sostiene la protezione dei civili in Sudan e chiede che siano chiamati a rispondere coloro che hanno commesso atrocità contro i civili.