Un asilo nido distrutto in Ucraina. © 2022 Getty Images
Un asilo nido distrutto in Ucraina. © 2022 Getty Images

Ucraina I diritti umani devono essere al cuore degli incontri internazionali sulla pace e la ricostruzione

Comunicato stampa, 10 giugno 2024, Londra/Berna – Contatto media
Due conferenze sulla pace e la ricostruzione in Ucraina si terranno l'11 e il 12 giugno a Berlino e il 15 e il 16 giugno al Bürgenstock, nel Cantone di Nidvaldo. I diritti umani, la giustizia per le vittime delle violazioni e la voce dei gruppi della società civile devono essere al centro di questi due vertici. Oltre ad organizzare una di queste conferenze, la Svizzera deve facilitare l'integrazione dei rifugiati ucraini e partecipare agli sforzi per garantire la giustizia per gli ucraini attraverso la giurisdizione universale.

"Grazie agli sforzi congiunti, il mondo sta iniziando a preparare una tabella di marcia verso la giustizia, la pace duratura e la ricostruzione dell'Ucraina. È fondamentale porre i diritti umani al centro di questo impegno", ha dichiarato Veronika Velch, Direttrice di Amnesty International Ucraina.

"Le persone che in Ucraina e in altri Paesi hanno subito violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario causate dall'occupazione e dall'aggressione decennale della Russia devono essere ascoltate e i loro diritti alla verità, alla giustizia e ai risarcimenti devono essere al centro di tutte le discussioni e le azioni intraprese. Senza queste garanzie non si potrà raggiungere una pace giusta e duratura, e ulteriori violazioni potrebbero continuare a verificarsi".

Amnesty International chiede la partecipazione effettiva e significativa delle vittime, dei gruppi a rischio e delle organizzazioni esperte della società civile a tutte le discussioni internazionali sul futuro dell'Ucraina.

Il costo in termini di diritti umani della guerra di aggressione contro l'Ucraina è immenso. Ci sono molte questioni relative ai diritti umani che devono essere risolte, come il trasferimento forzato in Russia di civili (bambini inclusi), la detenzione arbitraria e illegale di civili ucraini e la responsabilità per i crimini di guerra. È fondamentale che le voci delle vittime e della società civile siano ascoltate", ha dichiarato Veronika Velch.

Amnesty International ritiene che i due incontri debbano affrontare con urgenza:

  • Ripristino dell'infrastruttura energetica dell'Ucraina: La Russia ha lanciato attacchi estesi alle infrastrutture civili essenziali ucraine, prendendo di mira e distruggendo le strutture energetiche. La popolazione civile è così stata privata del riscaldamento, dell'elettricità, dell'acqua e delle abitazioni. Attaccare deliberatamente le infrastrutture civili, come le centrali elettriche e le forniture di elettricità, e causare danni enormi ai civili è una violazione del diritto internazionale umanitario. Le misure per affrontare i danni alle infrastrutture energetiche danneggiate, compreso il loro ripristino, richiedono investimenti significativi e dovrebbero iniziare il prima possibile. Gli enti di beneficenza ucraini e i gruppi per i diritti umani, così come quelli per la protezione dell’ambiente, dovrebbero partecipare agli sforzi per garantire che la ricostruzione delle infrastrutture ucraine sia al servizio dei diritti umani di tutti i cittadini del Paese.
  • Garantire la sicurezza alimentare globale: Nel 2021 il contributo dell'Ucraina al mercato alimentare mondiale equivaleva a nutrire 400 milioni di persone. Le conseguenze della guerra hanno creato serie minacce alla sicurezza alimentare globale. Ad essere maggiormente colpite sono soprattutto alcune delle comunità più povere del mondo in Medio Oriente e Nord Africa, che sono esposte al rischio di insicurezza alimentare. È fondamentale che le esportazioni di grano dell'Ucraina possano raggiungere queste comunità.
  • Ritorno dei bambini e di tutti i civili sfollati con la forza o deportati in Russia: Le organizzazioni della società civile ucraina e le organizzazioni internazionali hanno faticosamente raccolto informazioni vitali su questi bambini, sulla loro posizione e sui loro parenti in Ucraina. È imperativo che questi bambini e civili facciamo ritorno in Ucraina.
  • Rilascio immediato di tutti i detenuti e prigionieri civili ucraini che sono stati detenuti arbitrariamente o illegalmente: Le autorità russe devono rilasciare immediatamente tutti i detenuti civili ucraini che sono stati sottoposti a detenzione arbitraria, così come tutti i detenuti e i prigionieri russi che sono stati detenuti arbitrariamente per essersi opposti alla guerra. Tutte le accuse contro di loro devono essere annullate.
  • Sostenere i diritti dei prigionieri di guerra (POW) garantiti dal diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, il rimpatrio dei prigionieri di guerra e le indagini su tutti gli abusi contro di loro. Gli Stati e le ONG competenti devono fornire a tutti i prigionieri di guerra, compresi quelli malati e feriti, la riabilitazione dopo il loro rimpatrio. Devono essere condotte indagini efficaci sui crimini e le violazioni dei diritti dei prigionieri di guerra ai sensi del diritto internazionale che potrebbero essere stati commessi contro di loro durante la detenzione, e i responsabili devono essere assicurati alla giustizia.
  • Assicurare la giustizia e la responsabilità per tutti i crimini di guerra, i crimini contro l'umanità e altri crimini di diritto internazionale e le gravi violazioni dei diritti umani: Non ci può essere giustizia senza una piena responsabilità per tutti i crimini di diritto internazionale e altre gravi violazioni dei diritti umani commessi dopo l'intervento militare della Russia nel 2014. Ciò include, ad esempio, la soppressione della popolazione non russa e il cambiamento demografico forzato in Crimea. Le organizzazioni della società civile ucraina, comprese quelle che attualmente lavorano – esponendosi a gravi rischi - nelle aree occupate, hanno documentato, assistito direttamente e spesso sofferto di queste violazioni.
  • Sminamento umanitario e rimozione degli ordigni inesplosi: Questo sarà un compito enorme che richiederà il lavoro coordinato di governi, organizzazioni indipendenti e volontari.
Integrazione dei rifugiati e giurisdizione universale

La Svizzera deve continuare il proprio impegno al di là del suo ruolo di organizzatore di una delle conferenze. In quanto Stato parte dello Statuto di Roma, la Svizzera è tenuta ad arrestare sul suolo elvetico i criminali di guerra che sono oggetto di un mandato di ricerca emesso dalla Corte Penale Internazionale. In conformità con il principio della giurisdizione universale, la Svizzera dovrebbe essere pronta non solo a sostenere gli sforzi investigativi, ma anche ad avviare essa stessa le indagini sui crimini di diritto internazionale.

La Svizzera dovrebbe concedere alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina uno status di residenza sicura che permetta loro di costruirsi una vita dignitosa e sicura nel nostro Paese. Lo status di protezione S è limitato nel tempo fino a marzo 2025. Questa incertezza incide sulle prospettive future delle persone interessate. Anche gli obiettori di coscienza e le persone minacciate di detenzione, tortura e altre rappresaglie in Russia perché si oppongono alla guerra hanno diritto all'asilo.

Amnesty chiede anche alla Svizzera di sostenere generosamente l'Ucraina con aiuti umanitari. Le esigenze specifiche di donne, anziani, disabili e bambini dovrebbero avere la priorità. Tuttavia, il sostegno alle persone che vivono in Ucraina non deve andare a scapito di altre regioni del mondo.

Il contesto

Nel febbraio 2014, la Russia ha inviato le proprie truppe ad occupare la Crimea ucraina. Lo stesso anno, le forze armate russe sono entrate nell'Ucraina orientale. Il 24 febbraio 2022, Vladimir Putin ha annunciato una "operazione militare speciale" per "smilitarizzare e denazificare" l'Ucraina, e la Russia ha lanciato un'invasione su larga scala.

Gli effetti negativi della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina sono ampi e duraturi. L'elenco dei crimini di diritto internazionale subiti dalle persone in Ucraina include, ma non è limitato, ai crimini di guerra diretti contro gli individui (esecuzioni extragiudiziali, torture, violenze sessuali) e le comunità (distruzione deliberata delle infrastrutture civili - energia, acqua, ospedali, aree residenziali); numerose uccisioni di civili a Bucha, Izium e in altre città; trasferimenti forzati e deportazioni di civili, comprese le deportazioni di bambini fuori dall'Ucraina.

Le forze russe hanno violato molteplici norme delle Convenzioni di Ginevra - dall'obbligo di proteggere la popolazione civile al rispetto dei diritti dei prigionieri, alla mobilitazione forzata di cittadini ucraini per partecipare a operazioni militari contro il loro Stato, alla distruzione del patrimonio culturale e all'inclusione tra gli obiettivi delle infrastrutture per l'esportazione di grano.