"Molti votanti hanno accettato il controprogetto con la convinzione che fosse meno problematica dell'iniziativa UDC e che permetterà di impedire episodi di violenza durante le manifestazioni. Questa speranza sarà delusa. Il controprogetto colpisce soprattutto le molte persone che vogliono manifestare pacificamente. E crea nuovi ostacoli che impediscono a noi tutti di esercitare i nostri diritti fondamentali", ha dichiarato Patrick Walder, coordinatore della campagna di Amnesty International Svizzera.
Il controprogetto stabilisce l’obbligo generalizzato di un’autorizzazione per le manifestazioni e lo scarico delle spese di polizia sulle persone che partecipano alle manifestazioni quando queste non sono autorizzate
"È responsabilità della polizia garantire che le manifestazioni si svolgano senza problemi. Chiunque usi la violenza o provochi danni materiali durante una manifestazione può già essere perseguito e punito in base alle leggi in vigore. Inoltre, i costi di un intervento di polizia possono già essere addebitati se i responsabili vengono individuati. In virtù del controprogetto lo scarico dei costi sarebbe obbligatorio; quindi, la polizia dovrebbe sempre trovare qualcuno da incriminare a cui addebitare le spese".
L'applicazione delle nuove norme comporterà un lavoro supplementare per la polizia, nonché azioni legali da parte dei manifestanti che si difenderanno da una restrizione ingiustificata del loro diritto di manifestare e dal trasferimento dei costi arbitrario.
"È positivo notare che la popolazione delle città, dove si svolge la maggior parte delle manifestazioni, è stata più critica sia nei confronti dell'iniziativa che del controprogetto. A quanto pare, sono meno preoccupati dalle manifestazioni che dalle nuove leggi che limitano in modo inaccettabile i diritti fondamentali".
"Il Consiglio di Stato deve ora formulare una legge che non sia in conflitto con i diritti umani e il diritto internazionale: un compito impossibile. I principi di tale legge sono chiari: manifestare pacificamente è un diritto fondamentale che può essere esercitato senza un'autorizzazione specifica. Le manifestazioni non autorizzate sono protette dal diritto internazionale. E i costi della polizia non devono essere scaricati sui manifestanti pacifici", ha concluso Patrick Walder.