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Russia Protestare in diretta in TV è un atto di grande coraggio, non un crimine
Rispondendo alla notizia che Marina Ovsyannikova, una redattrice della tv statale russa Channel One che lunedì ha interrotto un notiziario in diretta per protestare contro l'invasione russa dell'Ucraina, è stata arrestata e tenuta in isolamento per almeno 15 ore dopo la sua manifestazione di dissenso, Marie Struthers, direttrice di Amnesty International per l'Europa orientale e l'Asia centrale, ha dichiarato: -
Russia Continua la brutale repressione contro il giornalismo indipendente e il movimento contro la guerra
Amnesty International ha denunciato la campagna senza precedenti lanciata dalle autorità russe, all’indomani dell’invasione dell’Ucraina, contro il giornalismo indipendente, il movimento contro la guerra e le voci dissidenti. -
Ucraina I corridoi umanitari non sono sicuri, nuove testimonianze. Servono osservatori nazionali
Ai civili le cui abitazioni sono state distrutte e a coloro che, temendo per la propria vita, sono costretti a fuggire dai bombardamenti russi in Ucraina dev’essere garantito l’accesso a corridoi umanitari sicuri. Lo ha dichiarato Amnesty International, ricordando che da due settimane in Ucraina migliaia di persone vivono sotto bombardamenti illegali e milioni sono state costrette a sfollare. Gli attacchi delle forze russe alla popolazione civile ucraina e le furiose distruzioni delle infrastrutture necessarie alla vita quotidiana violano le Convenzioni di Ginevra e altre norme internazionali, e devono cessare. -
Ucraina L'attacco aereo a Chernihiv potrebbe costituire un crimine di guerra – nuove verifiche
Un attacco aereo russo che avrebbe ucciso 47 civili nella città ucraina di Chernihiv potrebbe costituire un crimine di guerra. È quanto ha affermato oggi Amnesty International a seguito delle proprie indagini sull'episodio. -
Russia/Ucraina I prigionieri di guerra devono essere protetti dalla curiosità pubblica secondo la Convenzione di Ginevra
I prigionieri di guerra nell'invasione russa dell'Ucraina devono veder rispettati i loro diritti secondo la terza Convenzione di Ginevra. È quanto ha dichiarato Amnesty International oggi, lunedì 7 marzo 2022.
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