La Sezione svizzera conta più di 80 gruppi locali o tematici, con oltre 1.500 attivisti. Tutti lavorano per i diritti umani su base volontaria.
Più di 40.000 soci e circa 85.000 donatori finanziano il lavoro di Amnesty attraverso abbonamenti, donazioni e lasciti. Per saperne di più sulla raccolta fondi ad Amnesty.
Struttura della Sezione Svizzera
La Sezione svizzera è organizzata come associazione ed è gestita da un Comitato esecutivo volontario di nove membri. All'Assemblea generale annuale, i membri decidono le priorità di lavoro, adottano il bilancio, approvano gli emendamenti allo Statuto ed eleggono organi come il Comitato esecutivo e il Comitato di revisione.
Dal 2023, la Sezione svizzera di Amnesty International gestisce l'organizzazione interna del lavoro secondo i principi dell'olocrazia.
La Sezione svizzera svolge un ruolo attivo nel processo decisionale internazionale di Amnesty e invia regolarmente una delegazione all'Assemblea del Consiglio internazionale, che si svolge ogni due anni.
Il Segretariato di Amnesty in Svizzera
In Svizzera, 70 dipendenti – tra cui sette persone che svolgono stage o servizio civile – lavorano presso la sede centrale di Amnesty Svizzera a Berna e nei piccoli uffici regionali di Ginevra e Lugano (vedi organigramma, PDF). Sono supportati nel loro lavoro quotidiano da 25 volontari non retribuiti. Il Segretariato svolge i seguenti compiti
- informare i membri e il pubblico svizzero sulle violazioni dei diritti umani nel mondo e in Svizzera;
- organizzare campagne e azioni sui temi dei diritti umani;
- formazione ed educazione ai diritti umani;
- coordinare la rete delle Azioni Urgenti in Svizzera;
- esercitare pressioni sulle autorità federali e sul Parlamento su questioni nazionali e internazionali relative ai diritti umani;
- raccolta di fondi per finanziare l'organizzazione a livello nazionale e internazionale;
- amministrazione e gestione finanziaria della Sezione svizzera.
La strategia di Amnesty International Svizzera 2022-2030
La strategia fornisce al personale, agli attivisti e ai soci di Amnesty Svizzera la direzione in cui vogliamo muoverci nei prossimi otto anni. È una strategia di sviluppo che sarà rivista nel 2026 e adattata se necessario. La strategia di Amnesty Svizzera deriva dalla strategia internazionale di Amnesty 2022-2030, che definisce il quadro generale. Definisce i temi prioritari in materia di diritti umani, nonché il calendario e i metodi per promuoverli.
Strategia svizzera di Amnesty International 2022-2030 (pdf, 7 pagine)
La storia della Sezione Svizzera
La Sezione svizzera di Amnesty International è stata creata ufficialmente nel 1970, a Zurigo, e conta 17 gruppi locali. Il primo gruppo di Amnesty era attivo da 1964, a Ginevra, grazie all’impegno di Sean Mac Bride, co-fondatore ed ex segretario generale di Amnesty, insignito del Premio Nobel per la pace nel 1964.
Fino agli anni ’80 il numero di gruppi locali non fa che aumentare – tra questi anche il Gruppo Ticino 48 e uno in Valposchiavo. Più tardi nascono anche i primi gruppi tematici (giuristi, professioni sanitarie, contro la pena di morte o per i diritti delle donne), che dagli anni ’90 vedono impegnate un numero crescente di persone.
Nel 1976 viene assunto il primo collaboratore. Nel 1987 si sale a 14 persone, raddoppiate (28) nel 2000. Attualmente la Sezione svizzera di Amnesty impiega una settantina di persone, attive nella sede centrale a Berna e negli uffici a Ginevra e Lugano.
La crescita del numero di collaboratrici e collaboratori è andata di pari passo con l’evoluzione del numero di persone associate, in Svizzera e nel mondo – segnando anche il passaggio da un’organizzazione incentrata sull’aiuto alle persone ingiustamente detenute a un mandato più ampio, in difesa dei diritti umani quali sono enunciati nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 10 dicembre 1948.
Oltre al lavoro sui casi individuali, la Sezione svizzera di Amnesty si impegna sul piano strategico per la promozione e la difesa dei diritti umani su scala nazionale e internazionale. L’organizzazione si impegna nello sviluppo di pubbliche relazioni, facendo anche un lavoro di advocacy presso le autorità, il Parlamento e il governo. Tutto questo si accompagna a un lavoro costante e continuo affinché anche in Svizzera la popolazione conosca al meglio i diritti umani e ne comprenda la fondamentale importanza.
In Svizzera, Amnesty si è impegnata per l’introduzione di un servizio civile concepito come tale e contro l’esportazione di armi verso paesi che le utilizzano per commettere violazioni dei diritti umani. Il lavoro di advocacy è contrassegnato in particolare da interventi puntuali presso le autorità competenti e i dipartimenti federali preposti per questioni relative alle persone richiedenti asilo. Amnesty Svizzera è stata anche molto impegnata nella campagna per la creazione di un’istituzione nazionale per i diritti umani, nata solo nel maggio 2023, sostituendo il progetto pilota, avviato nel 2011, con il Centro svizzero di competenza per i diritti umani